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Un’esile impronta, profonda fino al centro della terra
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profonda fino al centro della terra

Un'esile impronta

Questo disegno è dedicato ad Andrea Zanzotto e alla raccolta di versi Il Galateo in Bosco. Andrea Zanzotto è il poeta che sa scendere nelle profondità della storia attraverso le faglie tettoniche. È nato a Pieve di Soligo, quasi sul fiume Piave, fronte della Prima Guerra mondiale. Terra di fenomeni carsici come doline e grotte. La faglia periadriatica sale dal Mare Adriatico e nelle sue crepe custodisce ciò che è accaduto su quella geografia.

Titolo: Un’esile impronta, profonda fino al centro della terra
Anno: 2107
Alluminio graffiato e stampa digitale
cm 150×100

In questo disegno il centro, da cui si dipana tutto il resto, è la Faglia Periadriatica (linea tettonica) che ho colorato di rosso. Questo punto del disegno è connesso alla linea trincee-ossario (segnata con i pallini bianchi) che scende verso il Mare Adriatico. La guerra a cui si fa riferimento è quella del ’15–’18.

È forte il legame tra memoria storica e profondità della terra attraverso la Faglia Periadriatica che è in stretto contatto con il centro magmatico terrestre. La vita sulla superficie della terra è incerta e fragile, acquista spessore e solidità attraverso la morte. Gli ossari s’infiltrano nella faglia e diventano radici che tengono unite terra e anima.

“Sempre più con essi, dolcissimamente, nella brughiera
io mi avvicendo a me, tra pezzi di guerra sporgenti da terra, si avvicenda un fiore a un cielo
dentro le primavere delle ossa in sfacelo,
si avvicenda un sì a un no, ma di poco
differenziati, nel fioco
negli steli esili di questa pioggia, da circo, da gioco.”

IL GALATEO IN BOSCO
ANDREA ZANZOTTO

La Faglia Periadriatica in rosso è collegata ad altre linee di uguale spessore ma di colore marrone scuro. Sono altre faglie ma anche radici che si insinuano e si connettono a un feto che rappresenta la nascita della lingua. È un omaggio a Jacques Lacan (psichiatra, psicanalista e filosofo francese).

La lingua come movimento del venire al mondo. La lallazione prima, come fase transitoria tra madre e bambino, poi lalangue, lingua materna contaminata da particolari inseriti dal soggetto che la utilizza e che è anche il tramite con cui si manifesta l’incoscio.Questa fase transitoria permette all’individuo di aprirsi al mondo attraverso la lingua vera e propria.

Per rappresentare questo ho scelto delle linee nere più distese e che entrano in connessione con altre linee accompagnate dai colori verde e giallo, il verde legato all’idea della vita nella sua prima fase e il giallo/arancio ad indicare il calore della maternità. Il disegno si srotola in slanci e connessioni per finire con una freccia verso lo spazio e verso una direzione scelta in autonomia.