Le Lune Pop sono l’oscuro e la luce, sono la marea che feconda la terra e favorisce il raccolto: ecco allora la compenetrazione tattile tra iconografie geografiche e superficie artistica, in cui le forme diventano allegoria dell’illusoria volontà di arrestare il tempo e affidarsi alla sorte, in una ciclicità che attraverso l’incessante ripetersi delle fasi lunari accompagna il desiderio terreno e l’ambizione umana per superare la naturale caducità degli eventi.