ispirata a ``Venezia, forse`` di Andrea Zanzotto
Anche alla città arriva il tremore: ma siccome essa stessa è irrequietezza ed elastica instabilità sopra fanghi e depositi alluvionali, non ne ha mai un totale pericolo. Avvicinarsi dunque dal basso della sotterraneità più cancellata, più contrapposta, più rimossa, eppure presente in qualche forma, e “sentire” la coppa che tiene il tenue mare con la sua città sull’orlo elaborato: anche questo può essere uno dei modi meno dirottanti per un approccio tra i molti possibili, ma che sempre rinviano l’uno all’altro come le ondicelle della riva o come il moto sordo e preciso delle maree.
Venezia, forse – Andrea Zanzotto
Settembre 27, 2021