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Laura Canali
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VIII Festival di Limes, a Genova proviamo a raccontare il futuro

Come sarà il mondo nel 2051? Quali tracce del presente dobbiamo seguire per ipotizzare un futuro incerto? Cosa stiamo imparando dal passato? Dal 19 al 21 novembre 2021 al Palazzo Ducale di Genova la redazione di Limes cercherà di rispondere, confrontandosi con analisti ed esperti di geopolitica. Io? come sempre darò espressione visiva alle “Forme del futuro”, con la mostra cartografica dell’VII Festival di Limes

Tre giorni di appuntamenti e incontri che esplorano ed esplodono il tema di questa edizione, “La riscoperta del futuro”, per il quale ho immaginato e realizzato la mostra cartografica Le forme del futuro. Chi volesse prenotare un posto alle visite guidate organizzate sabato 20 e domenica 21 alle 11 e alle 17, può farlo nel sito del Palazzo Ducale, sarò felice di raccontarvi il punto di vista della cartografia sugli scenari che ci attendono, dall’Italia alle grandi potenze mondiali. Ci vediamo al Festival di Limes.

Le forme del futuro

Le radici dell’assetto geopolitico del mondo futuro affondano nel passato lontano. L’avvenire delle potenze è largamente condizionato dalle loro origini e dalle scelte fatte nei secoli per allargare il proprio spazio. Partiamo quindi, nel disegnare la postura delle potenze a metà secolo, da alcune carte che esemplificano questo percorso.
Ad esempio, la formazione degli Stati Uniti d’America a partire da colonie britanniche lungo la costa atlantica che ne ha favorito l’espansione negli oceani. O, all’opposto, il caso russo: l’impero zarista ha sempre avuto una proiezione terrestre centrata sulla protezione di un territorio geograficamente molto esposto. Anche l’impero cinese ha alle spalle una vocazione continentale, che continua a coltivare ma che ora cerca di accompagnare con la corsa all’Indo-Pacifico. Infine, il caso turco, con la riscoperta della dimensione ottomana accoppiata all’ambizione di diventare un riferimento panislamico.

Fra le incognite che contribuiranno a disegnare il mondo del 2051 c’è il fattore demografico. In particolare la debordante crescita della popolazione africana, in parallelo alla stagnazione e all’invecchiamento della maggior parte di quelle europee. La questione migratoria, in particolare di provenienza africana, avrà un notevole impatto sul nostro continente.

Questa un’anticipazione della mostra in 13 mappe geopolitiche. Vi ricordo che da oggi è in edicola e in libreria il numero 10/21 di Limes, dedicato al tema del Festival.

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