“Occidentalismi” è una mostra virtuale, realizzata in occasione del VII Festival di Limes  – Occidenti Contro – organizzato a Genova.

Le giornate del Festival di Limes sono un’emozione, come lo è da sempre l’accoglienza al Palazzo Ducale di Genova. A metà ottobre, come da sette anni a questa parte, abbiamo avviato un festival di tre giorni dedicato al tema “Occidenti Contro”. Per ovvi motivi, la mostra parallela che avevo curato è stata fruibile solo da poche persone alla volta e solo su prenotazione. Ma dalla difficoltà nascono le idee. Ed è nata anche la mostra virtuale “Occidentalismi”.

Cosa significa davvero Occidente?

Non è un luogo geografico, non è un confine, non è una zona delimitata dal punto di vista orografico e idrografico. L’occidente non è mai uguale a se stesso, un prisma che restituisce immagini diverse a seconda di chi lo osserva. L’occidente cambia con gli scenari globali e si modifica prospetticamente nel futuro in base alle strategie dei Paesi. E’ un concetto, potente. E in evoluzione.

Io, Dario Fabbri e la redazione di Limes abbiamo provato a ripercorrere il senso dell’occidentalismo, e del diversamente occidentale trovando come sempre nella cartografia e nella geopolitica il fulcro per dare significata ad un tutto. Abbiamo tracciato rotte invisibili,  girato il globo per cambiare il punto di visione e ordinato il caos.

E così siamo arrivati ad Occidentalismi,  che potete vedere integralmente nel video. Niente file, niente biglietti. Grazie al coinvolgimento dello staff  di Gedi Visual proviamo a portare la conoscenza e l’arte – per come la indentiamo noi geopolitici si intende –  in giro a modo nostro, sperando di avere sempre un’occasione in più per confrontarci e capire da che parte sta girando questo complicato mondo.

Se volete anche recuperare il numero di Limes “Occidenti Contro  – Realtà e finzioni di un’idea geopolitica nell’Europa virata – lo potete fare attraverso il sito di Limes.